La mia Africa

Campo invernale 2019/2020
di Francesca

Queste sono le foto della MIA AFRICA.

Nella prima immagine potete leggere una frase che abbiamo scritto sulle pareti della scuola di “Bouresti e Meoni”.

L’amicizia, l’integrazione e la cooperazione sono Il motore del cambiamento e del progresso dei popoli.

Il tempo vissuto a Dakar è diverso dal tempo a Biella.

Le mia agenda così disordinatamente piena di impegni, dopo questa esperienza, hanno assunto un altro aspetto. Hanno l’aspetto che hanno i pensieri e i temi scritti a scuola dai miei figli e dai figli africano che ho potuto abbracciare.

Il mio tempo, è diventato sacro.

Visitate quei luoghi e capirete il profondo rispetto che si nutre per esso. Il tempo non si ferma ma, in certi luoghi, esso può essere rallentato e reso più denso da un insieme di esperienze tanto emozionanti da non poter essere descritte.

La seconda immagine descrive la nostra fantastica cucina.

Questa pentola mi ha insegnato che posso cucinare bene (e vivere bene) con tanto meno di quello a cui sono abituata.

Ho preparato tortiglioni al pesto per le cene musicali con Papa Diatta e Elhadji, ho scaldato l’acqua per il caffè delle riunioni con Assane e Sadibou, ho scaldato il the delle nostre colazioni con pan dolce e marmellata.

Tutto con lei, la pentola che vedete in questa fotografia.

La terza fotografia è ciò che potevo vivere, annusare, vedere fuori dal balcone di casa mia.

L’ultimo giorno, guadando quel cielo, e fumando numero indecifrato di sigarette, pensavo a tutto quello che avevo da mettere in valigia ed offrire alla mia vita una volta tornata in Italia.

L’ultima foto è L’AFRICA, LA TERRA, IL PURO DIRITTO ALL’ESISTENZA.

Ho passato la  vita a chiedermi se per me ci fosse un posto nel mondo e quale fosse il mio ruolo su questa terra, su questa spiaggia ho trovato la risposta.

Il mio posto nel mondo è semplicemente il mio diritto ad esserci. Qualsiasi cosa faccia, senta o viva.

Passeggiando su questa spiaggia ho parlato del mio vissuto e dei miei progetti ma, soprattutto, ho provato per la prima volta la sensazione che ognuno di noi contribuisce a dare un valore a questa terra semplicemente perché ha voglia di vivere e soprattutto ha il diritto di viverci dignitosamente.

Questa spiaggia è sul desktop della mia vita dal 2 gennaio del 2020, questa spiaggia la porto sempre con me, questa spiaggia è presente in ogni cosa che faccio, per me stessa e, di riflesso, per gli altri.

Questa spiaggia rappresenta le mie radici: non è più solo un luogo pieno di ricordi è diventata il mio stato d’animo.